Legge 181/89 – Aree di Crisi

Riapre il bando per Friuli, Livorno, Massa-Carrara, aquilano.

 

Dal 1 giugno si riaprono i bandi dedicati alle aree di crisi industriale della Regione Friuli Venezia Giulia, di Livorno, di Massa Carrara e dei comuni rientranti nel Cratere sismico aquilano.

Finalità: rilanciare le aree colpite da crisi industriale e di settore, promuovere iniziative imprenditoriali finalizzate al rafforzamento del tessuto produttivo.

Soggetti beneficiari: società di capitali, consorzi o cooperative già costituiti al momento della domanda.

Attività agevolate: programmi di investimento produttivo o per la tutela ambientale, completati eventualmente da progetti per innovare l’organizzazione, che riguardino:

    • nuove unità produttive che adottino soluzioni tecniche, organizzative e/o produttive innovative;
    • l’ampliamento e/o la riqualificazione di stabilimenti esistenti attraverso la diversificazione della produzione con nuovi prodotti aggiuntivi o il cambiamento radicale del processo produttivo;
    • la realizzazione di nuove unità produttive o l’ampliamento di quelle esistenti che forniscano servizi turistici;
    • l’acquisizione uno stabilimento o di alcune sue parti (macchinari, attrezzature, ecc.).

I programmi devono essere di importo non inferiore a euro 1.000.000 e localizzati all’interno delle aree di crisi attualmente determinate: Friuli Venezia Giulia, Livorno, Massa-Carrara e i comuni del cratere sismico aquilano.

Deve essere previsto incremento occupazionale.

L’agevolazione: L’agevolazione si compone di un 20-30% a fondo perduto e di un 30-50% a titolo di finanziamento agevolato.

L’azienda proponente deve possedere la solidità economica, patrimoniale e finanziaria per sostenere la restante parte di investimento.

Risorse disponibili: 30 milioni di euro così suddivisi:

    • 11,5 milioni per il Cratere sismico aquilano
    • 10 milioni per l’area di Livorno
    • 6,5 milioni per Massa Carrara
    • 2 milioni per il Friuli Venezia Giulia